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Immagine del redattoreRoberto Moriconi

Scuola, docenti scuole paritarie: politica vs sindacati

Sul tema della abilitazione all’insegnamento per i docenti delle scuole paritarie, tra politica e sindacati e scontro. Alle dichiarazioni del segretario della CISL Maddalena Gissi, fanno eco quelle di Pino Turi della UIL. Nella sostanza i due leader sindacali difendono il decreto salvaprecari presentato dal ministro Fioramonti.



Il parere delle sigle sindacali

Per Maddalena Gissi il decreto licenziato dal Consiglio dei Ministri con la nota di aggiornamento al Def va più che bene così. I docenti delle scuole paritarie non sono discriminati, scriveva nel comunicato di ieri. Era necessario approvare misure di straordinaria urgenza e necessità.“È fuori discussione che i percorsi abilitanti destinati in modo specifico a chi vanta una consistente esperienza lavorativa riguarderanno anche chi lavora nella scuola non statale, sia a tempo determinato che indeterminato; ferma restando, ovviamente, la possibilità, per tutti, di partecipare al concorso ordinario e di conseguire per tale via l’abilitazione, se non posseduta.”



Sulla stessa lunghezza d’onda si pone Pino Turi della UIL. Le doglianze delle scuole paritarie non hanno ragione di esistere. È chiaro che bisogna dare anche ai precari delle paritarie la possibilità di accedere all’abilitazione. Non manca nel suo commento la pizzicata all’ex sottosegretario Gabriele Toccafondi. L’unico scopo della sua azione politica è quello di portare vantaggi alle scuole paritarie, afferma.

Ce n’è anche per la senatrice PD Simona Flavia Malpezzi, invitata a portare pazienza perché questo è un provvedimento che non è ancora partito e l’onorevole dovrebbe saperlo. Invitiamo – sollecita Turi – il ministro Fioramonti a definire nell’accordo sindacale, peraltro già messo in calendario, i requisiti e le procedure per acquisire l’abilitazione all’insegnamento per tutti coloro che sono rimasti esclusi dal concorso straordinario.


Fonte:www.scuolainforma.it



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