A partire dal 7 Febbraio 2022, la Certificazione Verde Covid-19 (o green pass) verrà rilasciata solo in formato digitale.
Le versioni cartacee verranno sostituite da quelle digitali, così da poter essere controllate rapidamente tramite la scansione dell’apposito QR code.
La notizia arriva dall’ultimo DPCM, che ha ottenuto certifica dal garante della protezione dei dati personali.
La certificazione digitale ed il controllo del green pass non possono essere considerati come violazione dei dati personali, almeno secondo il garante.
Ricordiamo, in ogni caso, che la certificazione verde anti-covid, è valida solo in Italia e dove viene richiesta la presentazione del Green Pass.
Tutte le precedenti certificazioni cartacee potranno essere utilizzate fino e non oltre il 27 Febbraio 2022.
Coloro che ne sono in possesso, avranno a disposizione venti giorni per recuperare la versione digitale e adattarsi a quanto imposto dalla legge.
Come recuperare la certificazione
Per chi è in possesso solo della certificazione cartacea, è possibile rivolgersi al proprio medico curante. Il medico rilascerà una nuova attestazione, così da consentire l’accesso al sistema per il QR code digitale.
Sulla certificazione rilasciata dal medico si trova un codice univoco di esenzione dalla vaccinazione (CUEV) - l’assicurazione di aver completato il ciclo vaccinale - che è necessario per poter poi scaricare il green pass in formato digitale.
Allo stesso modo, l’assistito riceverà via SMS un messaggio contenente il proprio codice Authcode.
Questo codice, andrà poi inserito sul sito del governo dedicato alla certificazione verde, insieme al CUEV. In pochi passaggi, sarà possibile scaricare il proprio green pass digitale e il QR code annesso.
L’obbiettivo principale di questa manovra è quello di velocizzare i processi di controllo, creare un’unica base e regolarizzare i singoli meccanismi.
Più il sistema diventa veloce ed efficiente, più è probabile ridurre al minimo gli errori e le disattenzioni.
A tutta la popolazione è richiesta massima collaborazione, in modo da evitare ulteriori problemi e ridurre al minimo l’effettivo rischio di contagio.
Speriamo così di risolvere la situazione il prima possibile e tornare presto a quella che consideriamo normalità.
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