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Gli errori clamorosi dell’algoritmo di assegnazione delle supplenze

L’emergenza Covid e la necessità di ricostruire rapidamente l’intero sistema scolastico, hanno generato una serie di gravi errori di giudizio.


Quest’anno, l’algoritmo scelto per l’assegnazione delle supplenze GaE e GPS ha commesso non pochi errori. Insegnanti dai punteggi molto alti e dalle grandi capacità, sono stati scavalcati e sostituiti da chi si trovava molto più in basso nella graduatoria.


Situazioni ingiuste e complesse si sono presentate in tutte le province italiane, gettando gli insegnanti in uno stato di sconforto generale.


Cosa ha sbagliato l’algoritmo


La FLC CGIL (Federazione Lavoratori della Conoscenza) ha redatto una lista di tutti gli “errori” più clamorosi dell’algoritmo, le piccole attenzioni mancate che hanno portato il sistema a fallire fino a questo punto.


L’assegnazione delle supplenze annuali da GaE e GPS sono state decisamente ingiuste, ed hanno lasciato indietro diversi abili insegnanti.


- Sistema delle precedenze: Il primo errore riguarda il sistema/i requisiti scelti per la definizione delle precedenze e dei punteggi. Il sistema è stato sviluppato così frettolosamente ed erroneamente, da aver portato gli insegnanti di sostegno ad essere scavalcati da chi non ha ancora ottenuto la specializzazione.

- Riserve e Precedenze: I posti “riserve” sono associati agli insegnanti in possesso di invalidità civile. Solitamente, il sistema assegna in modo equo e corretto le supplenze a tutti gli insegnanti, comprese ovviamente le riserve. Quest’anno, l’algoritmo ha assegnato ai riservisti la priorità assoluta, senza una giusta distribuzione delle supplenze.

- Orari errati: L’algoritmo ha eliminato la possibilità di combinare più orari e giorni diversi, impedendo ai supplenti di arrivare ad un numero soddisfacente di ore - necessario per raggiungere un salario dignitoso.


Conclusioni


Attualmente, si è alla ricerca di una soluzione alternativa, che possa proteggere tutti gli insegnanti ed i supplenti.

Alcuni comuni hanno risolto la situazione tramite gli uffici scolasti provinciali, risolvendo gli errori causati dall’algoritmo.


Altre province, invece, si trovano ancora in grave difficoltà e sono costretti a lottare contro lo stesso algoritmo.

Se non si interviene subito per correggere definitivamente questi errori di calcoli, ancora altri supplenti potrebbero riceve brutte notizie e posizioni lavorative non adeguate alle loro abilità.


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